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Comunicati stampa

Liberalizzazioni in farmacia — Aggiornamento 2025

12 Luglio 2012 Revisione editoriale: Ottobre 2025

A cura del Comitato Scientifico di Dialogo sui Farmaci

Contesto

La distribuzione dei farmaci in Italia è storicamente protetta da logiche di mercato ristrette, con un numero limitato di farmacie e l’obbligo per il consumatore di acquistare i medicinali solo in questi esercizi. Negli anni, i tentativi di liberalizzazione hanno cercato di bilanciare l’interesse pubblico con le spinte concorrenziali, introducendo riforme graduali che permettono oggi la vendita di alcuni prodotti al di fuori del circuito tradizionale.

Evoluzione normativa

Il primo passo risale al 2006, con la possibilità di vendere farmaci da banco anche al di fuori delle farmacie, nelle parafarmacie e nella grande distribuzione. Tuttavia, l’entusiasmo iniziale si è ridimensionato nel tempo a causa della scarsa dimensione del mercato e di limiti regolatori che continuano a favorire un sistema fortemente controllato.

Implicazioni economiche

  • La liberalizzazione ha ridotto parzialmente i costi per i cittadini, ma ha avuto impatto minimo sulla spesa complessiva del SSN.
  • Le farmacie tradizionali hanno mantenuto un ruolo centrale nella dispensazione e nella consulenza al paziente.
  • Le parafarmacie hanno ampliato l’accessibilità, ma con margini di crescita limitati.

Prospettive future

Le riforme in discussione a livello europeo mirano a coniugare sicurezza, qualità e competitività, incentivando nuovi modelli di erogazione e una maggiore digitalizzazione dei servizi farmaceutici. Il futuro della liberalizzazione dipenderà dalla capacità del sistema di garantire al contempo sostenibilità economica e tutela della salute pubblica.

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