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Dermatite: tipi, cause e trattamento – Revisione scientifica 2025
10 Ottobre 2025Dialogo sui Farmaci propone un aggiornamento completo sulle dermatiti infiammatorie, condizioni comuni ma di natura eterogenea. La comprensione dei meccanismi eziologici e delle differenze cliniche è essenziale per una gestione efficace e mirata.
Classificazione principale
- Dermatite atopica – malattia infiammatoria cronica pruriginosa, associata ad alterazioni della barriera cutanea e risposta immunitaria Th2. Frequente in età pediatrica, ma con recidive nell’adulto.
- Dermatite seborroica – forma cronico-recidivante, correlata alla proliferazione di Malassezia spp., tipicamente localizzata su cuoio capelluto, volto e tronco.
- Dermatite da contatto – reazione infiammatoria cutanea dovuta a esposizione a sostanze irritanti o allergeni (nickel, profumi, conservanti, gomma, ecc.).
- Dermatite periorale – rash papulo-eritematoso periorale o perioculare, spesso indotto da corticosteroidi topici o cosmetici occlusivi.
Diagnosi
- Basata su anamnesi accurata (esposizioni, storia familiare, pattern recidive) e esame clinico.
- Patch test per dermatiti da contatto; esclusione di infezioni (fungine o batteriche) in caso di lesioni atipiche.
- Valutare comorbidità atopiche (asma, rinite allergica) in caso di dermatite atopica.
Trattamento: principi generali
- Ripristino della barriera cutanea: uso quotidiano di emollienti e detergenti syndet; evitare lavaggi aggressivi.
- Corticosteroidi topici (classe e potenza in base alla sede e alla gravità). Usare cicli brevi, tapering progressivo per evitare effetto rebound.
- Inibitori della calcineurina topici (tacrolimus, pimecrolimus): alternative o complemento ai corticosteroidi in sedi delicate (viso, pieghe, genitali).
- Antimicotici topici (ketoconazolo, ciclopirox): prima scelta nella dermatite seborroica moderata o severa.
- Antistaminici per il prurito intenso; nelle forme atopiche croniche, valutare antistaminici di seconda generazione.
Nuove opzioni terapeutiche (2024–2025)
- Dupilumab e tralokinumab: anticorpi monoclonali anti–IL-4Rα e anti–IL-13 per dermatite atopica moderata-severa.
- JAK inibitori topici e orali (upadacitinib, abrocitinib, ruxolitinib crema): opzioni emergenti per pazienti non controllati con terapia convenzionale.
- Farmacovigilanza in corso per effetti collaterali sistemici (infezioni opportunistiche, variazioni lipidiche, eventi trombotici).
Dermatite da contatto: prevenzione e gestione
- Evitare l’esposizione agli allergeni documentati; preferire prodotti privi di profumi, conservanti e nichel-tested.
- In forme irritative croniche, privilegiare l’uso di guanti in cotone sotto i guanti protettivi per ridurre la macerazione.
- Educazione del paziente fondamentale per prevenire recidive professionali.
Ruolo della dieta e microbiota cutaneo
Le evidenze più recenti mostrano un ruolo del microbiota cutaneo nella modulazione dell’infiammazione: un equilibrio tra Staphylococcus epidermidis e S. aureus è cruciale. Gli interventi dietetici (omega-3, probiotici selettivi, riduzione alimenti ultra-processati) possono modulare l’infiammazione sistemica, ma restano di supporto.
Messaggi chiave
- Identificare il tipo di dermatite e le cause scatenanti è essenziale.
- Priorità al ripristino della barriera cutanea e all’uso corretto dei corticosteroidi.
- Le terapie biologiche e JAK inibitori ampliano le opzioni per i casi resistenti.
Documento originale: Questa pagina è stata ricostruita a partire dal documento storico pubblicato su Dialogo sui Farmaci. La versione PDF originale era disponibile all’indirizzo:
/uploads/File/monografie/dermatite.pdf
Nota: l’archivio PDF 1999–2014 è in fase di recupero editoriale; alcuni file potrebbero non essere ancora disponibili.
Nota editoriale: contenuti verificati e aggiornati al 2025 secondo le linee guida europee sulla gestione delle dermatiti croniche e atopiche. Le decisioni terapeutiche restano di pertinenza del medico curante.


