Go to content
thumb

Comunicati stampa

Farmaci equivalenti (generici): bioequivalenza, sicurezza e appropriatezza – Revisione 2025

10 Ottobre 2025

Dialogo sui Farmaci aggiorna le evidenze sui farmaci equivalenti (generici), con focus su bioequivalenza, sicurezza, intercambiabilità e impatto economico sul Servizio Sanitario Nazionale.


Cosa significa “equivalente”

  • Stessa sostanza attiva, stessa dose, stessa forma farmaceutica, stessa via di somministrazione del medicinale di riferimento.
  • Bioequivalenza dimostrata: intervallo 90% di AUC e Cmax generalmente compreso tra 80–125% (standard regolatorio internazionale).
  • Qualità produttiva conforme alle GMP; differenze eccipienti possibili ma valutate per sicurezza e tollerabilità.

Sicurezza e intercambiabilità

  • Le evidenze non mostrano differenze clinicamente rilevanti in termini di efficacia e sicurezza rispetto ai branded.
  • Lo switch tra equivalente e brand (o tra equivalenti) è in generale accettabile; monitorare in farmaci a indice terapeutico stretto.
  • Farmacovigilanza: segnalare reazioni avverse, includendo nome commerciale e produttore per tracciabilità.

Indice terapeutico stretto: attenzione

Per medicinali come antiepilettici, anticoagulanti orali classici, immunosoppressori o ormoni tiroidei, valutare con cautela passaggi ripetuti tra prodotti diversi; privilegiare la stabilità di fornitura e un monitoraggio clinico/laboratoristico adeguato quando indicato.


Appropriatezza e risparmio

  • Gli equivalenti contribuiscono alla sostenibilità del SSN migliorando l’accesso ai trattamenti.
  • Importante accompagnare lo switch con educazione al paziente per aumentare l’aderenza e ridurre la sfiducia.
  • Per ricetta ripetibile, indicare chiaramente principio attivo e dosaggio; verificare lista di trasparenza aggiornata.

Comunicazione al paziente: messaggi chiave

  • “Equivalente” non significa “inferiore”: la bioequivalenza è un requisito normativo rigoroso.
  • Il costo inferiore non compromette qualità, efficacia o sicurezza.
  • Se cambia l’aspetto (colore/forma) del farmaco, la dose e l’effetto restano gli stessi del riferimento.

Nota editoriale: revisione 2025 indipendente. Le decisioni terapeutiche sono di pertinenza del medico curante; in caso di farmaci a indice stretto, considerare stabilità del prodotto e monitoraggi.

Altre news in Comunicati stampa

Vecchi e nuovi anticoagulanti orali

11 Settembre 2012

La fibrillazione atriale conferisce un aumento del rischio tromboembolico di 5 volte, con una probabilità di ictus che varia a seconda della presenza di altri fattori di rischio. 
Il trattamento con warfarin ha dimostrato una riduzione del 68% del rischio di ictus e del 33% della mortalità. Il dossier pubblicato nel numero 4-2012 di Dialogo sui Farmaci ha l’obiettivo di valutare il ruolo dei nuovi anticoagulanti orali apixaban, dabigatran e rivaroxaban, nei pazienti con fibrillazio-ne atriale.

Effetti delle statine sul LDL-c

11 Settembre 2012

Il gruppo CTT, dopo le esperienze del 2005 e del 2010, ha elaborato una terza metanalisi di dati individuali in cui viene dimostrata l'efficacia delle statine su numerosi endpoint “maggiori” anche in categorie di pazienti “a basso rischio vascolare”. Due contributi pubblicati nel numero 4 di Dialogo sui Farmaci non concordano con i risultati degli Autori discutendone  e .

Promuovere il monitoraggio attivo dei rischi derivanti dall’uso degli antipsicotici

17 Luglio 2012

È ormai assodato che l’utilizzo di farmaci antipsicotici aumenta il rischio di complicazioni cardio-metaboliche in pazienti schizofrenici, il cui  tasso di mortalità è 3 volte superiore rispetto alla popolazione generale. Nell’articolo pubblicato nel numero 3/2012 di Dialogo sui Farmaci viene proposta dei pazienti in trattamento con antipsicotici a tutela della loro salute.