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Osteoporosi: valutazione del rischio, prevenzione e terapia – Revisione 2025
10 Ottobre 2025Dialogo sui Farmaci presenta una sintesi aggiornata sulla osteoporosi, patologia caratterizzata da ridotta resistenza ossea e aumentato rischio di frattura. La gestione integra valutazione del rischio, prevenzione e terapia farmacologica mirata.
Valutazione del rischio
- FRAX (con o senza BMD) per stimare il rischio a 10 anni di frattura maggiore e di femore prossimale.
- MOC-DEXA: indicata in donne ≥65 anni e uomini ≥70 anni, o prima se presenti fattori di rischio (frattura da fragilità, terapia glucocorticoidea ≥3 mesi, BMI basso, fumo, alcol, ipogonadismo, malassorbimento).
- Esami di base per escludere secondarismi (calcio, vitamina D, TSH, funzione renale/epatica, emocromo, PTH se indicato).
Prevenzione e stili di vita
- Apporto calcio (dieta ± supplementi) e vitamina D per raggiungere livelli adeguati.
- Esercizio con carico/forza ed equilibrio (riduce cadute e fratture).
- Stop fumo, moderazione alcol, correzione miopia farmacologica (sedativi/ipotensivi) in soggetti a rischio di cadute.
- Prevenzione cadute: ausili, illuminazione, correzione deficit visivi, revisione farmaci.
Quando trattare
- T-score ≤ −2,5 alla colonna/femore, oppure frattura da fragilità pregressa (vertebrale/anca) → terapia indicata.
- Osteopenia (−1,0 > T-score > −2,5) con rischio FRAX elevato secondo soglie nazionali/regionali.
- Glucocorticoidi cronici (dose e durata rilevanti) → considerare profilassi/trattamento.
Terapie farmacologiche
- Bisfosfonati (alendronato, risedronato, acido zoledronico): prima linea per efficacia su fratture vertebrali e non vertebrali; attenzione a aderenza, esofagite (orale), rare ONJ/atipiche (uso prolungato).
- Denosumab: opzione anti-riassorbitiva in alternativa/intolleranza a bisfosfonati; nota il rebound alla sospensione richiede switch programmato a bisfosfonato.
- Anabolici (teriparatide/abaloparatide) e sclerostin-inibitori (romosozumab, dove disponibile): per alto rischio/ fratture multiple; sequenze anabolico → anti-riassorbitivo massimizzano il beneficio.
- Scelta individualizzata in base a rischio, comorbilità, preferenze, via di somministrazione e aderenza prevista.
Durata, pause e monitoraggio
- Bisfosfonati: rivalutare dopo 3–5 anni; se rischio basso-moderato, considerare drug holiday con monitoraggio periodico; mantenere in alto rischio.
- Denosumab: evitare sospensione senza terapia ponte anti-riassorbitiva.
- Controlli: MOC 1–2 anni (più frequente in alto rischio), marker di turnover se disponibili; valutare aderenza ed eventi avversi.
Documento originale: Questa pagina è stata ricostruita a partire dal documento storico pubblicato su Dialogo sui Farmaci. La versione PDF originale era disponibile all’indirizzo:
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Nota: l’archivio PDF 1999–2014 è in fase di recupero editoriale; alcuni file potrebbero non essere ancora disponibili.
Nota editoriale: revisione indipendente 2025; le decisioni terapeutiche sono di pertinenza del medico curante. Personalizzare strategie e timing di rivalutazione.


