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Comunicati stampa

Pidocchi (pediculosi del capo): diagnosi, trattamento e prevenzione Revisione 2025

10 Ottobre 2025

Dialogo sui Farmaci riprende e aggiorna il tema della pediculosi del capo (Pediculus humanus capitis). L’infestazione si trasmette per contatto diretto testa-testa; la trasmissione tramite oggetti è rara. I segni tipici sono prurito, escoriazioni del cuoio capelluto e lendini (uova) adese al fusto pilifero, soprattutto nelle regioni occipitale e retroauricolare.


Diagnosi clinica

  • Conferma visiva di pidocchi vivi o lendini vitali vicino al cuoio capelluto (<1 cm dalla base del capello).
  • Wet combing (pettine a denti fitti su capelli bagnati e condizionati) aumenta la sensibilità diagnostica.
  • Differenziale: dermatite seborroica, forfora, hair casts, residui cosmetici.

Trattamento: opzioni e indicazioni

  • Permetrina 1% o piretrine + piperonil butossido (OTC): efficaci dove la resistenza è bassa. Di norma ripetere a 7–10 giorni se il prodotto non è ovicida.
  • Dimeticone 4% (silicone oil): alternativa non insetticida; utile in gravidanza, allattamento e nei <2 anni secondo raccomandazioni europee.
  • Spinosad 0,9% (prescrizione): elevata efficacia, spesso senza necessità di pettinatura delle lendini; valutare disponibilità locale.
  • Ivermectina 0,5% lozione (prescrizione): una sola applicazione di 10 minuti può essere sufficiente; opzione in caso di fallimento/controindicazioni ad altri trattamenti.
  • Ivermectina orale (off-label in alcuni contesti): 200 µg/kg, 1 dose ripetuta dopo 7–10 giorni. Non usare in gravidanza e in bambini <15 kg.
  • Malathion 0,5% o alcol benzilico 5%: opzioni in caso di resistenza documentata o fallimento terapeutico.

Nota: seguire sempre il foglietto illustrativo per tempi di posa, quantità e ripetizione del trattamento (se il prodotto non è ovicida).


Wet combing e gestione delle lendini

  • Wet combing ogni 3–4 giorni per 2 settimane (o secondo protocollo locale) finché non si osservano più pidocchi/lendini vitali.
  • La rimozione delle lendini può migliorare l’aderenza terapeutica e ridurre reinfestazioni.

Contatti, ambiente e scuola

  • Trattare solo i contatti con evidenza di infestazione; evitare trattamenti di massa non necessari.
  • Ambiente: non sono necessarie misure estreme; lavare cappelli/federe/spazzole se usati nelle 24–48 ore precedenti o isolarli in sacchetto per 48–72 ore.
  • Scuola: il rientro è generalmente possibile dopo l’avvio del trattamento; le politiche “no-nit” non sono raccomandate.

Popolazioni speciali

  • Gravidanza e allattamento: preferire soluzioni non insetticide (es. dimeticone) o permetrina secondo linee guida.
  • Bambini piccoli: dimeticone o wet combing nei <2 anni; evitare prodotti non indicati per età.
  • Resistenze/fallimenti: verificare aderenza, tempi di posa, quantità (capelli lunghi/fitti), quindi cambiare classe di prodotto.

Messaggi chiave

  • Confermare la diagnosi prima di trattare; pettine a denti fitti utile per diagnosi e follow-up.
  • Se il prodotto non è ovicida, ripetere il trattamento a 7–10 giorni.
  • Gestione mirata dei contatti; ritorno a scuola dopo l’avvio della terapia.

Nota editoriale: contenuti verificati e aggiornati al 2025 sulla base di raccomandazioni CDC/AAP/linee guida europee. Le decisioni terapeutiche sono di competenza del medico curante.

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