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Comunicati stampa

Riniti allergiche: diagnosi, trattamento e gestione – Revisione 2025

10 Ottobre 2025

Dialogo sui Farmaci propone una revisione pratica sulla rinite allergica, condizione infiammatoria della mucosa nasale mediata da IgE, caratterizzata da ostruzione, rinorrea, prurito e starnutazioni. La gestione integrata riduce i sintomi, migliora la qualità di vita e può incidere positivamente sulla comorbidità asmatica.


Diagnosi e inquadramento clinico

  • Clinica: rinorrea acquosa, starnuti a salve, prurito nasale/oculare, ostruzione; stagionale (pollini) o perenne (acari, epitelio di animali, muffe).
  • Test allergologici: prick test e/o IgE specifiche; utili per candidare all’immunoterapia e per l’educazione all’evitamento.
  • Differenziale: rinite virale, rinite non allergica (vasomotoria), rinite medicamentosa (abuso decongestionanti), rinite eosinofila non allergica, rinusinusite cronica con/ senza poliposi.
  • Valutazione di gravità: interferenza su sonno, attività quotidiane, performance scolastica/lavorativa.

Terapia farmacologica

  • Corticosteroidi intranasali (CSIN) – prima scelta per controllo di congestione e sintomi globali. Adesione e tecnica di somministrazione determinano l’efficacia; profilo di sicurezza favorevole alle dosi raccomandate.
  • Antistaminici di seconda generazione (orale o intranasale) – efficaci su prurito, starnuti e rinorrea; minore sedazione rispetto a prima generazione.
  • Antileucotrieni – opzione aggiuntiva selettiva, utili in presenza di asma concomitante o rinite con prevalenza di ostruzione.
  • Decongestionanti (intranasali/orali) – uso limitato (max 5–7 giorni) per evitare rinite medicamentosa ed effetti sistemici.
  • Irrigazioni saline ipotoniche/isotoniche – supporto non farmacologico per ridurre secrezioni e migliorare la clearance mucociliare.
  • Terapie combinate – spray combinati (CSIN + antistaminico intranasale) per sintomi moderato-severi non controllati.

Immunoterapia allergene-specifica (AIT)

Indicata nei pazienti con sensibilizzazione documentata e sintomi clinicamente rilevanti non adeguatamente controllati dalla terapia standard, o per ridurre a lungo termine il carico di malattia. Disponibile per via sublinguale o iniettiva; durata tipica 3–5 anni. Benefici attesi: riduzione dei sintomi e del consumo di farmaci sintomatici, possibile effetto di disease modification.


Comorbidità e popolazioni speciali

  • Asma: la rinite è fattore di rischio e spesso coesiste; ottimizzare la terapia nasale può migliorare il controllo dell’asma.
  • Gravidanza: preferire irrigazioni saline e CSIN con il miglior profilo di sicurezza; evitare decongestionanti orali se non necessari.
  • Pediatria: attenzione ai dosaggi e alla tecnica di somministrazione; valutare AIT in età scolare con indicazione documentata.
  • Rinite medicamentosa: sospendere gradualmente i decongestionanti topici e impostare CSIN ± antistaminico.

Educazione, aderenza e prevenzione

  • Correggere la tecnica di spruzzo intranasale (direzionare lateralmente, evitare il setto).
  • Condividere un piano d’azione stagionale (inizio anticipato della terapia in caso di allergeni stagionali noti).
  • Misure ambientali mirate: coprimaterasso anti-acaro, riduzione umidità, lavaggi ad alta temperatura della biancheria.

Nota editoriale: contenuti verificati e aggiornati al 2025 secondo le linee guida europee sulla gestione delle dermatiti croniche e atopiche. Le decisioni terapeutiche restano di pertinenza del medico curante.

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