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Comunicati stampa

Vaccinazione antipneumococcica nell’adulto e nel fragile – Revisione scientifica 2025

10 Ottobre 2025

Dialogo sui Farmaci aggiorna il tema della prevenzione delle infezioni da Streptococcus pneumoniae, causa rilevante di polmonite e malattia invasiva (batteriemia, meningite), con particolare attenzione a persone ≥65 anni e a soggetti di ogni età con condizioni che aumentano il rischio (malattie croniche respiratorie e cardiovascolari, diabete, neoplasie, immunodeficienze, insufficienza renale/epatica, alcolismo, fumo).


Obiettivi della vaccinazione

  • Ridurre l’incidenza di malattia pneumococcica invasiva (IPD).
  • Prevenire polmoniti e le complicanze nei gruppi a maggior rischio.
  • Contribuire alla protezione indiretta (herd effect) in contesti ad alta copertura.

Tipologie di vaccini

  • Vaccini coniugati (PCV): coniugazione proteica → migliore immunogenicità, memoria immunologica, efficacia nelle età estreme e negli immunocompromessi.
  • Vaccino polisaccaridico (PPSV23): ampia copertura sierotipica; utile in strategie sequenziali per estendere la protezione.

Indicazioni principali (adulti)

  • ≥65 anni: raccomandata la vaccinazione antipneumococcica; scegliere schema secondo disponibilità locale e profilo clinico.
  • Fragili 18–64 anni (patologie croniche e condizioni a rischio): indicazione alla vaccinazione, con eventuale sequenza PCV → PPSV secondo protocolli vigenti.
  • Immunodeficienze / condizioni ad alto rischio: priorità a schemi che massimizzano l’immunogenicità; valutare intervalli e richiami secondo linee guida nazionali/regionali.

Strategie vaccinali e sequenze

Nei programmi per adulti e fragili sono adottate strategie coniugato-first e, quando previsto, completamento con polisaccaridico per ampliare il ventaglio di sierotipi coperti. Intervalli e priorità possono variare in base a calendario vaccinale regionale, disponibilità e profilo individuale.


Co-somministrazioni e sicurezza

  • La co-somministrazione con altri vaccini (es. antinfluenzale) è generalmente possibile; considerare sedi diverse e informare sui possibili effetti locali/sistemici.
  • Reazioni comuni: dolore nel sito di iniezione, febbricola, mialgie, affaticamento, in genere autolimitanti.
  • Segnalare eventuali reazioni avverse secondo i canali di farmacovigilanza.

Comunicazione e aderenza

  • Integrare la valutazione vaccinale nella visita periodica dell’anziano e del paziente cronico.
  • Ricordare che il fumo e le comorbilità respiratorie aumentano l’indicazione alla vaccinazione.
  • Fornire materiale informativo chiaro su benefici attesi e possibili reazioni transitorie.

Nota editoriale: sintesi redazionale 2025 per operatori sanitari; l’applicazione pratica segue i calendari vaccinali nazionali/regionali e le indicazioni delle autorità competenti. Le decisioni cliniche restano di pertinenza del medico curante.

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